Il Respiro che Cura

Hai notato che quando siamo agitati o stressati il respiro cambia? Diventa più corto, più superficiale, a volte addirittura si interrompe!

Quali effetti pensi possa avere questo sul tuo corpo e sulla tua mente?

Quando pensiamo allo Yoga pensiamo a qualcosa che calma la mente e ci fa stare bene.

Pensiamo subito alle posizioni dello Yoga (Asana), strane posture del corpo che aiutano a liberare i canali energetici… 

Necessarie ma non sono sufficienti per ottenere risultati anche sulla mente.

Alleata negli antichi maestri avevano associato i Pranayama, tecniche di respirazione che aiutano a raggiungere un respiro che ci può aiutare a vivere meglio, non solo a lezione, ma anche durante la tua vita quotidiana.

Il nostro corpo è una macchina perfetta che incessantemente nutre tutte le cellule in profondità. La qualità di nutrimento però dipende dal tipo di energia che forniamo

Non è solo il cibo a fornire energia, ma naturalmente anche il respiro: si parla infatti di respiro cellulare.

Come ogni organismo le cellule nascono, crescono, si riproducono e muoiono,
e per farlo hanno bisogno di energia sempre disponibile e costante.

Il primo alimento è proprio l’ossigeno,
grazie al quale si attiva tutto il metabolismo cellulare indispensabile per la nostra vita.
Interrompere o anche solo ridurre la quantità di ossigeno che arriva alle cellule
può produrre danni, nel breve ma soprattutto nel lungo periodo
.

Si pensa allora che fare dei bei grandi e profondi respironi possa risolvere la situazione….
Ma non funziona proprio così.

Non è infatti la quantità di aria che entra a fare la differenza, ma la qualità del respiro.

Lo Yoga si avvale di un insieme di tecniche che portano ad un risultato finale.

Uno degli otto stadi dello Yoga è proprio il Pranayama, costituito da particolari tecniche che attraverso il respiro guidano il praticante dal livello fisico a quello mentale e via via agli stadi più sottili.

Con le Asana (Posizioni dello Yoga) lavoriamo sul corpo e sui canali energetici,
con il Pranayama lavoriamo sul respiro e sulla mente.
Senza il Pranayama non otteniamo quella calma quella serenità mentale
che è uno dei fattori principali per i quali gli allievi rimangono,
continuano e persistono nella pratica dello Yoga
.

Avanzare nello Yoga non significa quindi eseguire posizioni sempre più complesse,
bensì inserire anche queste tecniche di respirazione nella propria pratica.

In questo modo non saranno soltanto i giusti movimenti ad apportare benefici, ma anche il respiro corretto.

E così come una persona che pratica costantemente le Asana diventerà più flessibile, forte e resistente,
allo stesso modo una persona che applicherà le giuste tecniche di respiro alla sua pratica
raggiungerà una respirazione più libera ed efficace anche nella vita di tutti i giorni
.

Di questo parleremo, ma soprattutto praticheremo nel nostro prossimo Ritiro AmaYoga dedicato al RESPIRO CHE CURA.

Scoprirai con me un respiro per attivare il metabolismo, uno per calmare la mente la sera, uno per equilibrare le tue energie in qualsiasi momento della giornata.

Se vuoi praticare insieme queste potenti tecniche ci vediamo domenica 7 aprile.

Marcella Barillà

Marcella Barrilà

Maestra di Yoga
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