I 3 Gunas

Spesso ci fermiamo ad interpretare la vita in maniera duale, un po’come lo Yin e lo Yang della medicina tradizionale cinese: questo è giusto, ma ad un livello molto profondo o elevato… come dir si voglia.

Gli Yogi utilizzano invece i 3 gunas per descrivere la realtà, ovvero le tre qualità presenti in tutto: tamas, rajas e sattva.

Sempre presenti nella materia, nel pensiero e nello spirito… i 3 gunas sono in continua alternanza in una spirale crescente che va dal Buio (da cui tutto nasce) verso il sattva più elevato, la Luce ✨.

«In verità, in principio, vi era, unica, questa oscurità (tamas). Essa era nel Supremo (Brahmā). Quella, indotta dal Supremo, si mosse verso la diversità (viṣama). Quella formatura, invero, è il rajas. Quel rajas, certamente, stimolato, si mosse verso la diversità. Questa, invero, è la forma-natura del sattva.»
(Maitrī Upaniṣad V, 2; citato in Upaniṣad, a cura e traduzione di Raphael, Bompiani, 2010)

È dunque proprio l’alterazione dell’equilibrio iniziale dei tre guṇa a dare origine all’evoluzione della prakṛti (forza motrice primordiale), dalla quale derivano tutti gli elementi del cosmo nonché quelli che ne permettono la percezione, fisica e mentale. 

Dunque i guṇa possono essere visti come quelle componenti che, a causa del loro incessante combinarsi, determinano i dettagli dell’evoluzione cosmica.

gunas
  • Tamas (तमस्): “oscurità”; indica la componente che tende a ostacolare il dinamismo della manifestazione. Tamas è torpore, ignoranza, indolenza…
  • Rajas (रजस्), dalla radice rañj: “colorato”, “dinamico”; indica la componente che mette in moto la manifestazione. Rajas è instabilità, attività, desiderio
  • Sattva (सत्त्व), dalla radice sat: “esistente”; indica la componente che illumina, che rivela il manifesto. Sattva è equilibrio, armoniavirtuosità, purezza, luminosità, saggezza.

I gunas sono presenti in tutto, persino a livello atomico:
i neutroni sono tamas, gli elettroni sono rajas, i protoni sono sattva.

Anche in noi esistono e ci rendono quello che siamo oggi, nelle proporzioni dei gunas vediamo i nostri punti di forza e quelli invece da migliorare.
Gli individui tamasici (il pigro e l’inerte) esitano ad essere attivi, temendo di stancarsi o di fallire.

Gli individui rajasici (emotivi e passionali) si tuffano a capofitto nell’azione, cercano risultati immediati, rimangono delusi quando non ottengono ciò che si aspettavano e sono fortemente legati ai frutti del proprio lavoro.

Gli individui sattvici (le persone dotate di equilibrio mentale) sono attivi perché considerano l’azione un proprio dovere; il successo e il fallimento non disturbano la loro equanimità, armonia e gioia.

Come detto tamas, rajas e sattva sono sempre presenti nella vita e ognuno porta una qualità che può servire: l’azione ci libera dal torpore, ma l’azione continua non è mai auspicabile… bisogna poi fermarsi e cogliere i frutti.

Dal punto di vista della mente i gunas possono essere paragonati alle acque di un lago.

  • Quando prevale tamas l’acqua è torbida e non si vede il fondo, la mente è annebbiata e continua a ripetere sempre gli stessi pensieri circolari che portano pesantezze e paure. 
  • Quando prevale rajas l’acqua comincia a muoversi e ogni tanto si riesce a vedere il fondo, ma le onde, i pensieri, non permettono la chiarezza necessaria per osservare in maniera completa.
  • Quando prevale sattva finalmente l’acqua è completamente limpida e ferma e si può osservare la completezza del fondale e la sua bellezza.

Sono le qualità che permettono alla natura di esistere così come noi la vediamo. 

Anche tamas in alcuni casi è importante, per esempio tamas prevale quando siamo bambini perché il corpo si deve ancora costruire e deve creare quelle pesantezze che lo compongono e lo fanno crescere attraverso l’accumulo di materia.
Quando poi diventiamo adolescenti quello che prevale è rajas, l’attività, la spinta verso l’eccitazione e tutto ciò che è nuovo… però serve anche il riposo e il fermarsi per rigenerarsi dopo tutto quel movimento.

Arrivando nell’età adulta dovremmo andare verso sattva e invece molti tornano indietro a rajas o tamas a causa di stili di vita non corretti. L’alimentazione ad esempio influisce moltissimo sui tre Gunas sia sul corpo che sulla mente.

gunas

Attraverso tutte le pratiche dello Yoga andiamo ad equilibrare le nostre qualità, portando il corpo e la mente verso uno stato sempre più sattvico e consapevole

Le giuste posizioni, le giuste meditazioni, la giusta alimentazione sono tutti strumenti per ritornare verso l’equilibrio e l’armonia tra Luce e Buio.

 

“Quando si alza sopra i tre guna che hanno origine nel corpo; uno è liberato dalla nascita, dalla vecchiaia, dalla malattia e dalla morte; e raggiunge l’illuminazione ”
(Bhagavad Gita 14.20)
Marcella Barillà

Marcella Barrilà

Maestra di Yoga
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