AmaYoga: l’importanza del gruppo e del Maestro

AmaYoga: l'importanza del gruppo e del Maestro nella pratica dello Yoga.

Lo Yoga è una disciplina che si svolge individualmente e che con il tempo diviene parte della quotidianità del discepolo.

Si può praticare in qualsiasi momento e quando si è raggiunto un livello profondo la pratica può diventare il momento più importante della giornata, attorno al quale far girare il resto della vita.

Ho incontrato diversi Maestri da quando ho iniziato il mio cammino sulla via dello Yoga, all’inizio senza rendermi conto che uno degli elementi più importanti che mi hanno fatto progredire nel tempo è stato proprio aver seguito le orme di qualcuno.

Guru Paranparara, così viene definita la catena che da Maestro a Maestro ci collega al Maestro supremo, l’energia universale da cui è nato e tuttora si sta sviluppando lo Yoga.

Con il tempo mi è apparso sempre più chiaro un altro elemento fondamentale per progredire sul cammino dello Yoga: un gruppo a cui fare riferimento.

Non soltanto pratica individuale, ma anche condivisione.


Solo condividendo la propria esperienza con il maestro e con il gruppo lo Yogi può rimanere connesso alla pratica e allo stesso tempo inserito nella realtà di tutti giorni.

Senza Maestro non si apprendono gli strumenti,
senza gruppo non si sente supporto nei momenti di scoraggiamento e non si possono condividere le gioie delle strane e indescrivibili esperienze provate.

Questo non significa che lo Yoga non è quindi una disciplina individuale.
Il Maestro infatti può solo indicare il cammino, ma è l’allievo che deve procedere e sperimentare sulla sua pelle.
Allo stesso tempo il gruppo è un supporto necessario di persone che stanno seguendo il nostro stesso cammino, utile per comprendere, accogliere e sostenere un percorso a volte difficile, anche se prodigo di doni. Le esperienze provate non vanno però descritte e sviscerate con gli altri, anzi questo è nella maggior parte dei casi sconsigliato: infatti ognuno prova e percepisce cose diverse, utili al proprio cammino, ma magari fuorvianti per un’altra persona. Si dice che una grande esperienza spirituale condivisa senza scopo possa far regredire il praticante addirittura di anni di pratica!

Per quanto detto, confermo dopo molti anni di Yoga che il Maestro è fondamentale e il gruppo prezioso, ma che il cammino è, è stato e sarà sempre personale e intimo.

Nessuno potrà in alcun modo fornirci scorciatoie o facilitazioni,
ma il supporto, l’ aiuto e la comprensione di esseri a noi affini rende il viaggio possibile e sempre luminoso e gioioso.

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Namasté 🙏
Marcella 😊

Marcella Barillà

Marcella Barrilà

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