Yoga: le prime indicazioni per la pratica

Yoga: prime indicazioni per la pratica

In questo post ti svelo alcuni degli elementi indispensabili per praticare Yoga.

Lungi dall’essere un elenco esaustivo, ho cercato di indicare per i futuri allievi, ma anche per gli allievi che già seguono i Percorsi AmaYoga, quali sono le prime indicazioni da conoscere per praticare davvero Yoga.

Che tu sia un neofita o un praticante di lunga data, ti consiglio comunque di leggere questo post perché non sempre anche chi pratica da un certo periodo ha presente gli elementi di base indispensabili per entrare davvero in una lezione di Yoga.
Lo abbiamo visto nello scorso post , praticare Yoga non equivale a fare ginnastica e nemmeno è dedicarsi ad un po’ di rilassamento mentale.
lo Yoga è una disciplina completa, che porta benefici su tanti livelli, ma perché questo accada occorre avere ben presente alcuni principi di base.

Le persone nuove allo Yoga mi chiedono di solito cosa portare e come vestirsi nella prima lezione di yoga.

1° Cosa portare a lezione:
vestiti comodi, si pratica scalzi,
un tappetino, due mattoncini o cuscini bassi e una copertina,e non dimenticare il sorriso ☺️

Apparentemente una cosa divertente, ma l’elemento fondamentale con cui arrivare alla pratica è proprio il sorriso.
Dell’importanza del Sorriso ho già parlato in questo post, clicca sul link se te lo sei perso o vuoi rileggerlo

Qui mi voglio focalizzare su quello che il sorriso rappresenta durante tutta la lezione.

Il sorriso rappresenta innanzitutto apertura, perché spesso si eseguono posizioni che magari erano anni che non si prendevano o addirittura potrebbero essere movimenti mai fatti prima, e mantenere il sorriso significa cercare di rimanere sempre nella comodità e nell’apertura, tornando immediatamente quando comodità e agio non ci sono più.

2° Come prepararsi alla lezione:
– mangiare alcune ore prima della lezione, 
occorre aver digerito prima di praticare. Per una colazione leggera basta quindi meno tempo rispetto ad un pasto principale.
– se possibile fare una doccia, se non è possibile lavare mani, piedi e viso 
– lasciare fuori dalla sala pensieri e preoccupazioni, durante la pratica non servono ; ). Se questo non è possibile ci penserà la pratica a farli uscire ; )

3° Indicazioni durante la pratica:
Durante la lezione l’allievo riceve anche altre indicazioni.

respirare solo dal naso.
Questa è un’indicazione fondamentale, perché la maggior parte delle pratiche di Yoga prevede il respiro esclusivamente dalle narici. Rare sono le pratiche durante le quali si respira dalla bocca, come alcuni particolari Pranayama, ma nel caso, questo viene sempre indicato prima di iniziare la specifica tecnica.
In questo lo Yoga si differenzia dalla gran parte delle altre discipline, come ad esempio dal Pilates. Inoltre anche a questo elemento lo Yoga deve la sua particolare efficacia nel calmare la mente.

Praticare Yoga non significa fare ginnastica.
È vero che una parte dello Yoga, e forse la più conosciuta qui in Occidente, sono le Asana, ma questo non significa che eseguire una sequenza sia fare ginnastica. Le modalità e i tempi sono completamente diversi e quando vedo eseguire alcuni movimenti in modo ripetitivo e continuativo, senza nessuna attenzione alla fluidità e all’eleganza del gesto, comprendo che devo spiegare meglio questo punto a quell’allievo.

– Durante la lezione bisognerebbe cercare di stare per il maggior tempo possibile ad occhi chiusi. Inoltre gli occhi dovrebbero fissare un punto ben preciso e non vagare, benché chiusi.
Spesso gli allievi si stupiscono del fatto che dopo un po’ di tempo alcune parti della lezione vengono spiegate senza mostrare alcun movimento ma solo con la voce.
Questo per me rappresenta un avanzamento della pratica: osservare sempre e ripetere semplicemente i movimenti di un altro limita l’ascolto personale e la presenza, indispensabili nella pratica di Yoga. Yoga è anche fidarsi e affidarsi.

–  lo Yoga differisce da altre discipline anche per quanto riguarda le tecniche di concentrazione, respirazione, meditazione. Il cammino in questo è preciso e rigoroso e non si può confondere con altri metodi. La meditazione yogica non è semplicemente una pratica guidata da una voce, e solitamente viene preceduta da tecniche di Pranayama (respirazione), concentrazioni, Mudra, Mantra, ed altri strumenti di cui occorre conoscere le specifiche tecniche e gli utilizzi più adatti.

– Nello Yoga è fondamentale rispettare i propri tempi e limiti. Quando ciò non accade corpo e mente si ribelleranno sicuramente e il percorso, anziché accelerare, si fermerà per un po’

– Praticare con consapevolezza….questo viene compreso nel tempo.

Ecco una scheda riassuntiva di quanto appena detto:

Queste sono le principali indicazioni per chi si avvicina allo Yoga come disciplina e non semplicemente come pratica fisica o mentale alternativa ad altre.

Non è un elenco esaustivo, anzi siamo solo all’inizio, ma benché non sufficienti, queste indicazioni sono necessarie e preziose per avvicinarsi ad una pratica più completa.

 

Infine ecco alcune indicazioni aggiuntive per chi pratica online.
Se pratichi online guardando lo schermo entrerai in una sala già predisposta e curata da me, la tua parte della sala però, quella in cui fisicamente ti trovi, sarai tu a doverla “rendere yogica”.

Come prepara la sala:

  • assicurati di praticare in una stanza silenziosa e senza la presenza di nessun altro. L’ideale è praticare in una stanza chiusa e avvertire le altre persone presenti nella casa che per l’ora della lezione hai bisogno che nessuno entri.
  • Abbassa le luci e accendi una candela. La sua fiamma rappresenta l’energia che vogliamo richiamare.
  • Se possibile accendi una musica dolce di sottofondo, se non ce l’hai chiedimela che te ne inverò una.
  • Assicurati che la stanza abbia la giusta temperatura per poter praticare senza sudare ma nemmeno avere freddo nei momenti di stasi.

Questa preparazione può fare la differenza. Se prepari in questo modo il tuo ambiente e ti predisponi ad immergerti nello Yoga, una bella lezione online non ha niente da invidiare ad una lezione in presenza.

Uno degli obiettivi della pratica dello Yoga è quello di diventare autosufficienti e ad un certo punto iniziare a praticare anche da soli. Questo non sostituisce la lezione con l’insegnante, ma rende la pratica più completa e personalizzata. Come iniziare? Proprio creando l’ambiente adatto!

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Marcella Barillà

Marcella Barrilà

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